In tempo di coronavirus, quest’opera del 2017 mi è tornata in mente con un senso di attualità schiacciante, vedendo, ascoltando e leggendo di scuole online, incontri virtuali e una voglia di comunicare e condividere che va oltre le barriere fisiche imposte dalle giuste restrizioni a cui siamo sottoposti per tutelare noi stessi e gli altri.
Un altro aspetto delle tanto demonizzate “chat” che oggi ci vengono in aiuto.
La tecnologia va usata, non ci si deve far usare dalla tecnologia: questo ne è un valido esempio.